Verona autentica: scoprila con un walking tour
Il modo migliore per esplorare il centro storico di Verona è visitarlo in compagnia di una guida locale. Approfittando del nostro pacchetto Discover Verona, avrete l’opportunità di percorrere un walking tour con una delle guide di Ways Tours, che vi condurrà alla scoperta di Verona arricchendo l’esperienza con aneddoti e curiosità.
Ne anticipiamo qualcuno e vi invitiamo a cogliere l’opportunità al più resto!
Monumento a Roberto Tiberio Barbarani
Quando si visita Piazza delle Erbe e si concentra l’attenzione sulla fontana di Madonna Verona, si rischia di ignorare un’altra opera, che invece merita di sicuro un piccolo approfondimento.
Sul lato meridionale della piazza noterete infatti un’altra statua. Collocata nel 2004, si tratta di un bronzo raffigurante il poeta veronese dialettale Roberto Tiberio Barbarani, che fece di Verona la fonte principale di ispirazione per le sue opere. I riferimenti preferiti del poeta furono il centro storico della città, il Lungadige, ma anche il lago di Garda. Nei suoi versi, caratterizzati da un tono fortemente evocativo e malinconico, Barbarani valorizza il dialetto locale.
L’autore della statua è lo scultore veronese Novello Finotti e l’iscrizione frontale riporta: Voria cantar Verona.
La bala de Fracastoro
Sull’arco che collega Piazza dei Signori, nota anche come Piazza Dante, a Via delle Fogge si erge una statua: si tratta di Girolamo Fracastoro, celebre medico, astronomo e poeta veronese del XVI secolo. La statua lo ritrae mentre sorregge una sfera, che simboleggia il mondo.
Attorno a questa scultura ruota un’interessante leggenda urbana, radicata nella cultura e nella storia della città. Secondo un’antica tradizione veronese, la sfera – chiamata “palla” o “bala” in dialetto – cadrà sulla testa del primo uomo onesto che passerà sotto l’arco.
Il tono della leggenda è decisamente sarcastico, in quanto un tempo quella zona era il centro della giustizia cittadina, sede del tribunale e di altri edifici frequentati da figure di potere. In altre parole, la leggenda popolare riflette la percezione diffusa di corruzione e scarsa onestà nelle istituzioni.
I resti romani nel negozio Benetton
Nel 2013 i lavori di ristrutturazione del palazzo di Via Mazzini, che oggi ospita un punto vendita Benetton, hanno portato alla luce dei resti romani: parte di una domus di età imperiale, un mosaico con decorazioni geometriche in ottimo stato di conservazione e parti delle mura urbiche.
I ritrovamenti sono stati mantenuti in situ e sono visitabili durante gli orari di apertura del negozio. Durante il walking tour di Verona la guida locale non perderà occasione di condurvi qui e di illustrare tante altre curiosità ed aneddoti.
L’Arco dei Gavi
A pochi passi dal Museo di Castelvecchio, nell’omonima piazzetta, si erge l’Arco dei Gavi. Venne realizzato intorno alla metà del I secolo per celebrare la gens Gavia ed è situato lungo l’antica via Postumia. Si tratta di un raro caso nell’architettura romana di arco onorario e monumentale a destinazione privata.
Oltre al valore storico, questa struttura vanta due particolarità degne di nota. Prima di tutto, è uno dei pochi monumenti dell’epoca che riporta la firma del proprio realizzatore:si trova sul lato sinistro del prospetto rivolto verso il fiume Adige ed è quella di Lucio Vitruvio Cerdone.
La seconda curiosità riguarda le scanalature incise sulle pietre della pavimentazione, incisioni che seguono il verso di percorrenza dell’arco. Non si tratta di segni casuali, ma di tracce pensate per facilitare la circolazione dei carri, come una sorta di binario.